10 - gli infiniti mondi
Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto
Mao Tse-tung
Siamo immersi in una realtà che abbraccia contemporaneamente l’infinitamente grande, l’infinitesimamente piccolo, l’infinito concettualizzato dall’umano.
L’infinitamente grande sono gli studi che osservano le leggi dell'universo, della bioetica, o i misteri del cielo. Qui le ricerche spirituali e l’astrofisica in particolare, entrambe con modalità diverse, sono gli attori principali che si proiettano in questa dimensione.
L'infinitesimamente piccolo è il regno della fisica delle particelle e della quantistica; biologia, chimica ecc. Queste sono le scienze da dove muove la ricerca dell'origine degli elementi essenziali più piccoli, anche per tentare di capire da dove anche il nostro corpo prende forma e consistenza per occupare uno spazio su questa terra.
L’infinito concettualizzato dall’uomo, è un tema da sempre a noi caro, e vari sono i percorsi che seguiamo attraverso l’ausilio della nostra mente. Quando questo infinito si chiude in se stesso in cavilli e costrutti mentali, prende tragitti speculativi, e tra i tre enunciati qui esposti, è il più controverso.
Non di rado, quando il frutto del solo pensiero umano si manifesta, è anche quello che porta maggiori conflitti e fiumi di discussioni senza fine. L'alternativa alla speculazione del pensiero, è la ricerca dell'infinito nell'arte e nella poesia. Personalmente stimo in particolare fisici e astrofisici.
Si parte dall’idea che la scienza offra grandi modelli per dare spunti utili alla nostra vita in vari ambiti. Non è una grande scoperta ma serve per tornare alle origini di ciò che ha portato l’uomo a sopravvivere nel corso delle Ere per difendersi da un ambiente spesso ostile.
Tanto per cominciare, diciamo subito che i tre infiniti di cui si parla, sono interdipendenti tra loro e si autoalimentano del contributo reciproco che ognuno dá e riceve dagli altri due.
Domanda: Perché l'istruzione non agevola in modo serio e strutturato, una pedagogia che miri ad avvicinarci agli strumenti scientifici per imparare fin da piccoli, a prendere contatto con la grandezza di quegli infiniti non concettualizzati dall’uomo?
Le scienze alimentano profondità di pensiero, spiritualità, vera etica, riflessione, umiltà, capacità logica, matematica e poesia. Apprese in modo profondo fin da bambini, esse potrebbero essere utili per tutte le attività dei nostri vari copioni di attori del teatrino dell'esistenza.
L’umano ci guadagnerebbe da un punto di vista economico, sociale, come singola persona, e sarebbe in pace e in armonia tra le cose e gli altri. A pedagogisti, ingegneri delle tecnologie e ai creativi, l'arduo onore di trovare metodi e strumenti più adatti, per divulgare su larga scala le materie scientifiche.
Credo molto in questa idea, senza tuttavia penalizzare una forte base umanistica. Partire in pratica dagli insegnamenti scientifici in modo spinto fin da bambini, e da qui far partire tutto il resto dello scibile umano che ne consegue, è la visione che trovo più adeguata per i nostri tempi.
I due infiniti che vanno oltre quello della speculazione della mente umana, sono in realtà un meraviglioso film di miliardi di esistenze spesso invisibili ai nostri soli occhi, ma che vivono e pullulano in ogni presenza della vita organica e inorganica. Questi meravigliosi miradi mondi, seguono ognuno leggi proprie, e insieme creano, distruggono, ricreano e contemplano il tutto.
Quanto fascino racchiude in se, e quanti insegnamenti potrebbero nascere e far scoprire e riflettere la relazione tra la romantica luna e le maree? Siamo una briciola della nostra galassia di un universo che non é il solo e l'unico ci suggeriscono al pruni studiosi. Semplicemente meraviglioso!
La conoscenza dello spazio e l'astromonia con le sue sfumature dalle mille bellezze e nella variopinta scala di forme, arriva fino alla paura dell'ignoto e al brutto. È però grazie al brutto che si apprezzano le sfumature dell'ignoto. Tuttavia, ció potrebbe aiutarci a essere più rispettosi delle diversità esistenti sulla nostra piccola povera terra, che il cielo sostiene insieme ad altri miliardi di galassie?
La vita che esiste tra gli anni luce che vi sono tra due diverse galassie, nulla ha a che vedere con quella presente tra i micron di distanza tra due particelle subatomiche. Tutto in tutti i casi, rispetta un suo ordine, e ogni elemento coinvolto in questa energia vitale di microbi, di esseri vari e di umani, ha la sua funzione e la sua fondata importanza. Diversamente, non esisterebbe.
Ogni cosa vivente visibile e non visibile ai nostri piccoli occhi, possiede sempre una sua forma e consistenza con un'organizzazione interna dove nulla è a caso. Come si potrà notare, di certo non mancano spunti per cercare di comprendere gli spazi d’azione e le riflessioni sui temi.
Le varie forme che si manifestano nell'esistenza, hanno tutte una vita propria, e grazie ad un insieme di norme coerenti e interdipendenti tra loro, per esistere, devono sempre essere in equilibrio costante.
La magia di ciò, sta nel fatto che, quando l’umano attraverso la sua mente esce dal suo piccolo sé del suo misero concetto di infinito, entra in sintonia con le altre due dimensioni dei diversi infiniti (grandissimo e piccolissimo), e percepisce la vera armonia dell'esistenza delle realtà oggettive e concettuali. Quando si arriva a comprendere ciò, si può anche morire.
Senza rapporto con l'infinito, l'uomo è una persona sola che spesso si smarrisce, inseguendo una mente che vaga continuamente in vari ambiti. In tali circostanze si è guidati da segnali stradali talvolta confusi e poco chiari. Stupidi programmi televisivi e radiofonici, intanto inebetiscono.
Quando l’uomo perde la rotta? Quando la mente è lontana dal momento presente; o quando solitaria, incurante di come il tutto interagisce, si mette a produrre concetti in libertà; quando dà importanza a modelli a lui magari cari ma avulsi dalla realtà e scollegati dagli infiniti mondi fuori
Quando invece siamo in armonia con la natura delle cose che ci circondano, ogni atto dell’umano, trova una sua condizione di equilibrio in modo agevole. Questo riduce le probabilità di pensieri limitanti e spesso autodistruttivi e ciò conduce verso opposizioni di diverse visioni.
In sintesi ... "È estremamente breve e travagliata è la vita di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente, temono il futuro: giunti al momento estremo, tardi comprendono di essere stati occupati tanto tempo senza concludere nulla”. Seneca
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