Al momento la terra è l’unico posto certo dove posiamo i piedi, teniamocela cara (Margherita Hack)
Tornando dallo spazio trasvolato nel precedente post 12, e dopo aver viaggiato nella nostra struttura cellulare (post 11), ora si dovrebbe comprendere meglio la grandezza della natura che si prende cura di noi su questa nostra terra.
La terra è la nostra realtà dove tutto si realizza nel bene e nel male. Su questo minuscolo pianeta che naviga in giro per il cielo, i condizionamenti del cosmo, e la vita degli infiniti mondi invisibili delle cellule presenti in ogni più piccolissima cosa, interagiscono tra loro e creano continue nuove condizioni di equilibrio. Questa chiamasi armonia dei perenni mutamenti di ogni essere animato e inanimato.
Non possiamo ignorare la complessa interazione fra questi elementi ambientali e gli esseri viventi. Quello a cui facciamo riferimento per vivere, è un'ecosistema dove è fondamentale che il tutto, per sopravvivere, è importante che sia in perenne equilibrio con quanto lo circonda per preservare il proseguire della vita.
È apparentemente difficile e nello stesso tempo importante, entrare nell'essenza dell'interdipendenza di ogni cosa per sentire, vedere e capire quanto fragile sia il nostro pianeta e la nostra esistenza. Tuttavia, questa presa di coscienza apre prospettive incredibili.
Facciamo ancora fatica a comprendere il contributo gigantesco della cultura scientifica e della sensibilità di cui abbiamo bisogno per collegarci alle cose sensorialmente basate e a quelle intangibili. A volte credo che con assoluto masochismo, proprio non si riesca a entrare in armonia con il mondo.
Forse è solo per pigrizia se si preferisce alimentare i limiti mentali che ci creiamo da soli. Come si può ignorare che tutto sia parte di una rete in un continuo precario equilibrio? Ogni minuscola insignificante cosa, è una variabile facente parte di un articolatissimo legame continuo. Ogni cosa visibile o meno che sia, si rinnova in permanente divenire.
Sulla terra, vi sono troppi volti tesi, tante paure, troppe guerre. Gli Stati cosiddetti avanzati, fanno pochi investimenti nella ricerca e nella formazione giovanile e adulta. Molte sono anche le classi dirigenti che sanno solo offrire preoccupazioni e non riescono minimamente ad essere d'esempio. Siamo tanti cuori prigionieri di una mente troppo limitante e concentrata ognuno al proprio bene, non sempre neppure ben definibile. Questi sono fatti che abitano ancora nella maggioranza fra la gran parte di noi.
Le caratteristiche dell'ambiente sono cambiate fortemente nel corso della storia della terra, vedi mutamenti climatici, deriva dei continenti e glaciazioni ad esempio. L’uomo ha saputo sempre difendersi e adattarsi finora. Adesso, l'attività umana ha deciso di cambiare ruolo, vuole essere l’attore principale ed ha per questo profondamente modificato nei secoli l'ambiente. Per questo ha creato metropoli, strade, porti ecc; utilizzando risorse a man bassa, modificando il paesaggio, inserendo nuovi prodotti e addirittura nuove specie animali. Ma cosa vogliamo davvero?
Questa interferenza non sempre positiva dell'uomo nei fattori ambientali, ha portato allo sviluppo di alcune piccole problematiche come: L'inquinamento delle acque, dei terreni e dell’aria; l'effetto serra e il riscaldamento globale; il buco nell'ozono; la deforestazione e la desertificazione di alcune aree; piogge acide ed estinzione di numerose specie viventi.
Non male direi. A questo punto, abbiamo due scelte: o togliamo il disturbo (spero che se ne possa fare a meno perbacco), oppure dobbiamo adattarci ai nuovi equilibri che si sono venuti a creare anche grazie a noi (la qualcosa darebbe anche nuovi stimoli positivi e condivisibili).
La natura in ogni sua grande manifestazione, e nel piccolo di ogni sua più infinitesima minuscola cosa, nel bene e nel male, da sempre gioca con noi in mille modi, e noi non possiamo fare a meno di questo suo gioco. Lei ama incondizionatamente, a volte ai nostri occhi sembra che castighi qualche forma di vita a modo suo (bufere e terremoti ad esempio). Involontariamente o meno, ci trasforma nel nostro tempo cronologico, e muta, elaborando continuamente sempre nuovi cicli vitali. Si adatta a noi è alle nostre follie, senza mai perdere ancora la sua funzione vitale per tutti i suoi ospiti.
Per esempio, quando un giorno toglierò il disturbo su questa terra. Questo porterà la fine di questa mia forma corporea così com'è. Ciò sarà accaduto certamente per una causa invisibile o meno, che in qualche modo un giorno è entrata in contatto con me mentre io ero in vita.
Io allora, solo per un infinitesimo piccolo di qualcosa che non entra nell'equilibrio del mio sistema vitale, diventerò prima o poi concime per la grande terra, dove tutto si trasforma di nuovo in infinitamente piccolo per prendere forse una o più forme diverse, chissà.
Perché non progredire rispettando anche ambiente e leggi della natura? Perché creare tanto disordine solo a causa di tante poche menti malate? Quando la cultura inizierà anche a servire per il bene comune? Basterebbe solo essere incuriositi dei principi della fisica, della biologia e delle leggi del cosmo per rendersi conto che tutto deve essere sempre e solo in equilibrio per dare vita ad ogni elemento.
Non serve essere scienziati, basterebbe solo far tesoro dei risultati degli scienziati. Lo so. Sono un sognatore che proprio non vuole prendere in esame cinismo, sete di successo, potere dell'uomo sull'uomo, ego e chiusure mentali. Lo so. "Sorry"!

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