Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata. Albert Einstein
La cura dei processi interiori e l'attenzione alla realtà, aiutano la mente a trovare stabilitá, ma questo avviene, solo se si procede con equilibrio e responsabilità. Quando analisi introspettiva e presenza mentale al mondo che ci circonda sono in armonia tra loro, abbiamo la chiara visione delle cose secondo la nostra cultura e sensibilità.
La chiara visione delle cose, ci permette ad esempio, anche di comprendere il limite che deve esserci tra perseveranza e ostinazione in un'azione, e inoltre, ci aiuta a creare l'unità necessaria per alimentare pazienza, piano d'azione e stabilità emotiva e mentale in ogni azione.
Contrariamente a quanto si pensi, noi ci estraniamo dalla realtà molto facilmente, a volte, in particolare quando non si dovrebbe. Rabbia, rancore, amore, ansia, paura, gioia ecc, sono solo alcune delle emozioni più diffuse che contribuiscono a far nascere questo tipo di problema che accompagna le basi del disordine mentale ed emotivo che poco aiutano al giusto pensare, parlare e agire.
Fuori da noi, la nostra cultura alimenta facilmente ego, cinismo, illusioni e auto inganno. Essa é in più solo benzina sul fuoco. Manchiamo in tal modo di coscienza civile e di senso dello Stato, a partire da chi di Stato vive ai vari livelli di responsabilità.
La fede talvolta la si utilizza ad hoc e facilmente diventa essa stessa fonte di ipocrisia, dell'etica se ne parla e la si utilizza spesso solo per essere più apprezzati; il bene comune é uno slogan che va tanto di moda per non apparire troppo chiusi preoccupati del proprio piccolo interesse orientatao al particolare.
In ogni epoca, abbiamo un ventennio (più o meno) dove ci innamoriamo di qualcuno con qualche idea più o meno accattivante per i nostri piccoli piccoli giardini, e noi, senza motivi precisi, se non quelli della deresponsabilizzazione civile, rimettiamo nelle sue mani ogni potere. Culturalmente, con il limite che comporta ogni generalizzazione, questo vuol dire che manchiamo di intelligenza sociale.
Ogni cosa deve essere vista nella logica dei legami causa/effetto per dare a tutto una chiara visione. L'alternativa a questo tipo di approccio causale, ci porta ad essere fatalisti, nichilisti, finti materialisti, o idealisti emotivi. Tutto questo, ci fa diventare gente votata a dover credere continuamente a qualcosa o in qualcuno in modo cieco. La conseguenza di ciò, è un susseguirsi di eventi che rendono più o meno kafkiana ogni esistenza, e in tal modo facilmente si agevola auto inganno, inganno e solitudine.
La realtà per quella che è, è molto più complessa. Essa è continuamente mutevole e sufficientemente cinica per chi non sa sentire e vedere. La realtà, é una rete di infinite piccole e grandi variabili visibili e invisibili. Ognuna di queste variabili ha un suo autonomo ciclo di vita e una sua specifica funzione, tutte in un modo o in un altro, sono sempre interdipendenti tra loro nel tempo.
La mente turbata é facile che si manifesti attraverso l'impazienza nel sostenere il disagio e nel superare le difficoltà di capire l'interdipendenza delle cose. Essere impazienti e quindi turbati, oggi più che mai, non è così improbabile senza una disciplina mentale. Vi sono quattro alternative possibili per affrontare un viaggio su questa terra, vediamole:
1) essere una barchetta in mezzo ad un oceano; 2) essere membri di un equipaggio organizzato di una grande nave con diversi possibili ruoli e incarichi; 3) non prendere mai la via del mare lasciando perdere i misteriosi orizzonti possibili da oltrepassare; 4) sorvolare gli oceani guardando il mondo dall'alto.
Essere una barchetta in mezzo ad un oceano, sbattuti dalle correnti e dalle onde del mare, portati dai venti e dalle maree senza una bussola e una mappa, sarà anche avventuroso ed ha il suo fascino, ma chiaramente non devono spaventare morte e forse anche fame e sete in caso di sorte avversa.
Essere membri di un equipaggio organizzato di una grande nave con diversi possibili ruoli e incarichi, comporta talvolta problemi di capacità di istruzione, di adattamento, spirito di gruppo e non poca intelligenza socio emotiva. Qui il rispetto delle regole é fondamentale.
Essere uno che per nessun motivo al mondo intenda prendere mai la via del mare, lasciando perdere i misteriosi orizzonti possibili da oltrepassare, vuol certo dire di essere petsona con i piedi ben saldi per terra, forse anche fin troppo sia nel bene sia nel male. In questo caso si vive guardando il film della vita.
Desiderare di sorvolare dall'alto il mare, vuol dire essere persona sottile, abile e con una grandissima intelligenza emotiva, spiritualità e amore per le scienze e conoscenze. Sorvolare dall'alto comporta grandi abilità e sensibilità. Sorvolare dall'alto, in qualsiasi momento però, se cadi, diventi facilmente una barchetta in mezzo al mare.
In ogni modo, tutti, ma proprio tutti, non abbiamo alternative, in ogni ambito per vivere pienamente ciò che si è o si tende ad essere, per procedere dobbiamo porci alcune domande su talune cose, eventi, persone o pensieri, ed avere perseveranza e pazienza nel saper trovare le giuste risposte. Vediamo.
Come appare a me l'oggetto, l'evento o la persona che la vita mi presenta? Come appare ad altri accanto a me? Come realmente è questo "oggetto"? Sto davvero approfondendo le giuste cose, in funzione dello scopo di questa riflessione con rigore logico? Analisi da fare con attenzione e scrupolo non avendo paura della sottile e silenziosa voce del cuore e dell'intuito.
Ancora: Cosa rende l'altro/a o la cosa così esclusiva e preziosa (o negativa)? Quanto c'è di proiettivo nel vivere irrazionalmente ciò che sento e su cui ragiono? Quali interdipendenze di prossimità o meno esistono tra il mio "oggetto" di approfondimento e altro che ciò condiziona? Tutto questo almeno dieci minuti al giorno o all'occorrenza per i più svariati importanti motivi.
Nel portare avanti questo approccio, avere un progetto nella vita, agevola sia la propria realizzazione sia la correzione del processi mentali disfunzionali. Basta non solo crederci nelle cose in senso teorico, ma bisogna sperimentarle in pratica nella vita quotidiana e valutarle momento per momento.
Come abbiamo già visto nel precedente post 90, l'osservazione dei pensieri discorsivi della mente, è una delle azioni più importanti da imparare a gestire per essere barchetta, membro di equipaggio o altro che sia. Attenzione sempre alla cosa più importante: Osservare i desideri da non confondere con i bisogni, fare attenzione al realismo delle aspettative ragionandoci su con metodo sapendo sempre che tutto muta perennemente nel tempo.
Osservare i desideri è un pó come ascoltare gli altri in un certo senso. Quando ascoltiamo altri, non è importante quello che ci viene detto, è fondamentale invece, fare attenzione a cosa pensiamo di quello che ci viene detto. Nel confronto, la cosa importante è quella di essere capaci di cambiare anche il nostro modo do pensare se serve, in particolare sulle cose che ci fanno soffrire. In tutto ciò, ricordarsi che per meglio valorizzare le persone, non conta ciò che esse dicono, contano le loro azioni.
Non sottovalutare neppure mai la memoria in termini positivi, essa ha un gran peso. Senza memoria, non ci ricordiamo l'addestramento e il lavoro da fare per stabilire come debbano essere fatte le cose. Nel momento in cui si porta avanti un addestramento mentale, bisogna considerare di tener sempre conto delle diverse capacità.
Noi attraverso tali metodi, tocchiamo con mano i tanti aspetti inutili che affollano la nostra mente. Non fare mai il passo più lungo della gamba, pretendendo molto da sé. Procedere sempre gradualmente.
In conclusione:
1) buttare via i pensieri inutili (rendersene conto e poi abbandonarli);
2) saper rintracciare percorsi alternativi ai pensieri negativi;
3) essere perseveranti e determinati nel seguire il metodo su come usare il pensiero (vedi post 90);
4) fare attenzione al fatto che facilmente si diventa incapaci di vedere e rendersi conto dei propri errori;
5) curare con intelligenza emotiva le intenzioni e non lasciarle mai elaborare da sole
6) ricordarsi che i cambiamenti si attivano solo se dentro di noi si vive davvero la profonda convinzione del cambiamento. Tale convinzione avviene solo dopo una lunga pratica e capacità di visione dei propri processi mentali;
7) ricordarsi che per ogni cisa, è la motivazione la base di tutto.
Tantissime cose attraverso la conoscenza cambiano, bisogna non solo peró sviluppare conoscenza continua, ma bisogna anche riabituare la mente a livello cognitivo a prendere possesso della propria vita.
Memoria e introspezione sono i due elementi base che devono sempre lavorare per il miglioramento continuativo. I fattori mentali, attraverso tale metodo e lo studio, generano cognizioni profonde che portano al cambiamento desiderato.

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