PLa speranza cessa di essere felicità quando è accompagnata dall'impazienza. (John Ruskin)
I valori. A volte se ne parla, a volte si danno pericolosamente per scontati, tuttavia quando trascurati facendo un progetto insieme ad altri, prima o poi, sono loro che creano le basi dei dissidi o dei successi. Nella vita, possono essere rappresentati come le correnti dei mari, che silenziosamente tutto condizionano in superficie. Nulla può essere realizzato insieme ad un'altra persona, senza che vi siano valori pienamente condivisi.
Vediamo i segreti e i mille significati che tutto da solo nasconde il termine "valori".
Il valore può riguardare le particolari doti intellettuali e morali di un uomo/donna, può indicare anche un alto grado di capacità professionale, ed esprime l'energia del coraggio nell’affrontare avversari, nemici o avversità. Comunque sia indica forza, capacità fisica e psichica.
Come si fa a non dar peso a questi aspetti racchiusi tutti in una parola sola, prima che una qualsiasi persona pensi "di affrontare un viaggio" verso qualunque destinazione della vita, organizzativa o altro?
Nelle argomentazioni economiche è un termine che lo si usa quando si fa riferimento a un bene. In questo caso si distingue tra valore d’uso, e valore di scambio. Tuttavia, qualsiasi valore sia di un bene, esso dipende sempre dai valori che danno alle cose i valori delle persone. Sempre in economia, esiste addirittura una teoria del valore, quante vite sono dipese e da questo concetto dipendono ancora?
La cosa che deve far riflettere, è che il termine valore indica anche Il pregio sia esso di un’opera d’arte o dell’ingegno. È un termine di così ampio respiro che tutto condiziona. Un bene. indipendentemente dal prezzo, può valere in tanti modi quante sono le sfumature della vita. Esso può uncrementare eo decrescere, in base a considerazioni varie che possono esseremateriali, storiche, tecniche o estetiche.
I valori hanno il principale potere di soddisfare determinate esigenze soggettive, e per questo lanciano messaggi potenti per "urlare" a chi attenzione ed empatia, il significato che la mente sviluppa per dare importanza a una persona, una idea, una cosa, materiale (il valore di un bene) o astratta (il valore della vita) che sia. Il valore può dare validità o meno ad un documento di un certo tipo, anche nel linguaggio giuridico assume varie sfaccettature. Non indica nulla tutto ciò? Davvero non conta soffermarsi un attimo per fare attenzione ai valori di una persona o quelli prevalenti in una qualsiasi organizzazione !?
Persino in filosofia il termine ha svariati significati, tutti universalmente riconosciuti come degni di nota. Dal punto di vista dei comportamenti sociali, i valori sono le condizioni che determinano la base della storia di un popolo. Si capisce una cultura, cenrcando di vedere le azioni per quelle che sono, tentando di capire attraverso quali elementi significativi una collettività reputa desiderabile alcune cose, idee o stili di vita, e inaccettabili altri. Quante informazioni si possono ottenere poi, osservando cosa fa e in che modo cerca di risollevarsi una società quando attraversa una crisi dei valori? Lo stesso chiaramente dicasi per organizzazione, gruppo o individuo.
Insomma, questo concetto lo ritroviamo un po' ovunque, incluso, in matematica, fisica, musica e varie altre manifestazioni umane. In ogni ambito assume sempre miriadi sfumature e migliaia sottili significati, come mai quando si decide di fare un lavoro insieme ad altri o realizzare un progetto, raramente si affronta questo tema? Tante volte lo si fa, ma solo lasciandosi ingannare dalle apparenze.
Un valore è una concezione di ciò che è desiderabile, non di ciò che è desiderato, sfumatura questa che da un punto di vista motivazionale e comportamentale, non è cosa da nulla. Esso caratterizza in maniera distintiva un individuo o un gruppo per come si agisce abbiamo detto ma perché? Perché sono i valori che influenzano la scelta dei mezzi e dei metodi di ogni azione. Tuttavia essi però non appartengono all'assoluto e sono interconnessi alla realtà sociale, e questo non è un piccolo dettaglio.
I valori hanno una caratteristica particolare, anche se ben celati, escono fuori come lava da un vulcano, in particolare nei momenti vacillanti della vita. Debolezze umane, paure, indole e visione della vita, in questi casi non hanno dove nascondersi. I valori sono potentemente interiorizzati dall'individuo, sono una parte del telecomando dell'inconscio.
Se trasgrediti, essi non a caso producono senso di colpa, disagio o disorientamento. Possiedono anche una dimensione affettiva, cognitiva e selettiva molto forte. Influenzano chiaramente, anche la capacità di scelta e l'orientamento dell’agire sociale. Non so, non so propria vpcisa altro aggiungere per chiarire il perché non bisogna trascurare assolutamente la condivisione dei valori in un gruppo che nasce per un fine qualunque. Quando non si è capaci pur sapendo tutto quanto fin qui riportato, è perché manca consapevolezza, codici di lettura, o perché si è schiavi delle emozioni?
Quando due o più persone insieme, condividono dei valori in modo trasparente, possono crearsi degli obiettivi da cui far scaturire ogni tipo di progetto, e quindi grazie anche a questo, conseguentemente con cura su un piano condiviso, tutto diventa più facile. La vita insegna, che lavorando bene su questi aspetti dalle fondamenta, la costruzione di qualsiasi architetto diventa stabile nel tempo.
Una volta analizzati i valori, questo non basta però per "fare" qualcosa, o lasciare il segno attraverso qualcosa. Vediamo altri fattori e altre caratteristiche che devono essere prese in considerazione per mettere insieme un team, per autodeterminare un disegno attraverso pensiero, parola, e azione, dopo che esso ha costruito le sue fondamenta.
Un team deve avere qualcosa in cui credere, lavorare o cimentarsi. Il "cosa" seleziona tra chi condivide gli stesi valori, un interesse comune sul qualche concentrarsi. Il "perché" dà senso alle cose e benzina al motore. Il "come" fa realizzare la natura della capacità di adattamento alla realtà. "L'obiettivo", non fa perdere la via, dovendo navigare tra gli ostacoli e le debolezze umane.
Il “Cosa”
Di cosa parliamo? Quale "cosa" tratto. A volte qui è facile perdersi. La "cosa" aiuta a creare confini contigui per far nascere passione ed interesse. Definisce il mondo che si vuole indagare. È pura intenzione di un disegno che per essere realizzato, dà anima e potenza agli obiettivi che si andranno poi a creare. Cosa desidero, cosa devo scoprire, cosa mi interessa, cosa devo portare a termine? ... Cosa voglio nella vita? Cosa voglio da quella persona, ma anche prodotto, bene, o organizzazione?
La cosa che mi interessa però, è una infinitesima parte del mondo che racchiude in sé una sua precisa complessità. Meglio non dimenticare mai questo aspetto. Essa per maturare, ha sempre bisogno di un giusto tempo, di interesse profondo, preparazione e competenza specifica e specialistica.
Vedremo tra poco, che mentre un "obiettivo" può avere solo scostamenti dai risultati, ed esso può solo essere raggiunto o meno, la "cosa" invece è l'incognita. Essa è il mistero, chiede aiuto al suo amico obiettivo per perfezionarsi e progredire. Ma una "cosa", tuttavia vive e prende firma nel tempo, solo quando alimentata da un "perché"
Il “Perché”
La prima domanda da porsi quando si studia una "cosa" è la seguente: "perché devo raggiungere questo obiettivo per capire questa cosa o variabile di essa”? La seconda è: "quali sono le motivazioni che mi spingono ad andare in questa direzione?”. Se in una "cosa" non vi sono almeno 10 valide motivazioni, ci sono due sole spiegazioni:
1) Quel traguardo, in fin dei conti, è solo un gioco della mente ... e quindi è bene sapere subito che non ha nessun valore! In tal modo, é bene riconoscere che la candela della vita, sta solo consumando il suo tempo senza nulla illuminare o significare.
2) Stai inseguendo il traguardo di qualcun altro. Il disegno non è tuo. Forse hai paura di qualcosa? Forse non sei cresciuto/a ed hai bisogno di essere accompagnato/a? Ti sei mai fermato/a e chiederti a che punto sei, quanti anni hai trascorso, cosa di importante hai segnato nella tua vita?
Il “Come” quel che chiude il cerchio
Questo è la galassia della strategia, vive di piani e di azioni. Ama mettersi in gioco con la realtà momento per momento. Una volta delineate le azioni di massima, il "come" ama l'aria aperta e il collegamento permanente con tutto ciò che interagisce e si muove nella realtà di tutti i giorni.
Il "come" ha bisogno solo di energia, intelligenza e buon senso. Sa che le cose possono anche aggiustarsi cammin facendo. Esso agli inizi va sempre pianificato, ma mai in maniera molto dettagliata, altrimenti diventa solo inutile speculazione mentale. Anch'esso come per il cosa, perché è come non deve perdere mai di vista la mappa dell'obiettivo.
Ma chi è questo obiettivo? A questo punto, da qui, il passaggio all'obiettivo è di rigore e quasi naturale.
Trattarli tutto da solo è ora il momento giusto.
L'Obiettivo
In ogni progetto, idea o cosa importante nella vita, definire gli obiettivi è il primo passo da fare. In questa azione che sto compiendo o che devo compiere, qual'è il mio obiettivo?
Avere un obiettivo chiaro aiuta la mente a razionalizzare le energie e a non disperdersi su cose inutili. Avere un obiettivo chiaro con chi si condividono valori per realizzare un disegno, porta armonia e determinazione di gruppo. Senza obiettivi vuol dire essere una zattera in un oceano, che mentre nel tempo vaga, il mare la consuma, il sole la brucia, la corrente la porta dove vuole, e fulmini e tempeste neppure la considerano.
L'obiettivo comunque sia, ha le sue regole. Adora la logica pura, la matematica e la determinazione; non ama poca attenzione e poca perseveranza; è snob, vuole sentirsi valorizzato e apprezza essere in compagnia di pochissimi altri amici obiettivi. Sa di avere un ruolo in una squadra fatta di intenzionalità, motivazione, chiara visione. Si sente forte quando è governato da una mente lucida. Un obiettivo per essere chiaro, deve essere un "numero" di "qualcosa" che ci poniamo di raggiungere entro un "tempo" definito. Non basta, per realizzarsi, strumenti e metodi devono essere adeguati e sempre trasparenti.
Un esempio di obiettivo concreto: “Raddoppiare il fatturato in 12 mesi concentrandosi in particolare sull'area x passando da... a ...; a tal fine nella zona y bisogna passare da ... a ... ecc. Per cui entro il primo trimestre bisogna agire in modo che ..., entro il secondo trimestre ... ecc. Mensilmente gli strumenti e i metodi idonei a verificare gli scostamenti dal trimestre sono ... Il team di riferimento costruito ad hoc e addestrato in modo attento, (per ogni zona) è composta da...".
Gli obiettivi devono essere limitati, ed è bene che siano meditati e scritti con accuratezza. Più sono chiari, più splendono nella mente, più facilmente diventano realtà. Quando si realizzano, subito dopo, preferiscono progredire più che fermarsi. In ogni affare dell'esistenza umana, quando "qualcosa" che ha un senso prende forma, ciò avviene grazie ad un "perché" che si concretizza solo se vi è un preciso obiettivo. La sua strategia segue sempre la via del "come".
La via: Cosa, perché, come. Tre punti chiave che persone che condividono gli stessi valori intendono prima o poi rispondere. Nasce finalmente un vero progetto.
Il progetto
Ogni persona di ogni genere e razza di qualsivoglia cultura, a qualsiasi età, appena dopo la pubertà, agli inizi confonde sogno e azione, poi si perde tra sogni e progetti più o meno immaginati, più o meno realizzati. Una cosa è certa. Tutti i grandi uomini e le gradi donne della storia dell'umanità, il loro "cosa" presto è diventato progetto a cui dedicarsi con vera passione.
I progetti possono essere di ogni ordine e grado, tutti sono di grande valore, e vanno dalla spiritualità all'ingegneria nucleare, o all'astrofisica, tutti attraversano ogni scienza umana, scientifica e tecnica. Chi dice di non aver un progetto, chi non tenta almeno di realizzarne uno secondo la sua coscienza, non c'è problema, se vive in qualche modo, è perché la sua vera natura e/o le forze dell'inconscio in qualche maniera lo guidano, e lui/lei alla fine chiama tutto "destino".
In ogni campo un progetto identifica il mix di attività da svolgere, e come esse debbano essere tra loro correlate. Questo è il vero fulcro del lavoro, e il modo di capire le sottigliezze di queste correlazioni che rende mirabile o meno un progetto. Ciò richiede, esperienza, competenza e determinazione. Senza una visione di dove si vuole andare, rende vana e inutile ogni meravigliosa idea.
Formato un team che condivide i valori e che ha una sola intenzione per raggiungere un fine comune, definito il cosa, il come, il perché e gli obiettivi, abbiamo ora i presupposti per costruire un progetto comune che sappia tener conto di come gestire risorse umane, tecnologiche ed economico finanziarie.
Cosa vuol dire progetto?
Un progetto per manifestarsi, ha bisogno di avere chiaro innanzitutto il "cosa", e ciò di cui esso ha bisogno per essere realizzato. A tal fine, è bene vedere il tutto come un naturale complesso di attività interdipendenti, che deve assolutamente prevedere:
1) le risorse umane, tecnologiche e finanziarie disponibili, diversamente si progettano solo sogni;
2) obiettivi che siano chiari e raggiungibili, per non far quadrare i conti solo sulla carta;
3) vincoli temporali, poiché tanti sono coloro che amano progettare senza mai nulla realizzare;
4) vincoli economici per ogni azione, tanto oer stare con i piedi per terra;
5) oggetti e/o i servizi da rilasciare ben definiti e descritti in documenti quali capitolati e/o contratti;
6) articolazioni del progetto in fasi, in cui sono definite le interfacce, i vincoli esterni e le responsabilità.
7) le diverse attività di ogni risorsa umana.
Terminata questa parte, apparentemente facile e intuitiva, si avvia finalmente la pianificazione del tutto che definisce con cura e attenzione:
1) le date di partenza/termine di ciascun'attività in modo che vi sia responsabilità e visione del tempo da parte di tutti, e far si che ognuno sia consapevole del suo ruolo;
2) l'assegnazione delle risorse alle attività su cui è articolato il progetto per poi monitorarle nel tempo e tentare di migliorarle dove è quando possibile;
3) le interdipendenze tra le attività del progetto per vedere se fluiscono sempre in modo armonico e congruente alle finalità del progetto;
4) l'esplosione fino a un sufficiente livello di dettaglio delle attività, in maniera da non perdere di vista il budget e i miglioramenti continuativi da ricercare sempre;
5) le date di rilascio dei principali oggetti intermedi, in maniera da standardizzare o meno i processi per iniziare ad abbattere tempi e costi di produzione del servizio/prodotto;
6) la data di completamento del progetto, che deve sempre essere il fato guida;
7) un insieme di strumenti per controllare l'avanzamento del progetto rispetto agli obiettivi, sia in termini di tempo che di costo da valutare ancora come disponibilità eventuale;
8) mappatura dei rischi e relative azioni cautelative,
9) standard di qualità di ogni azione e prodotto finale.
Analizziamo ora i fattori di successo di un progetto.
Per garantire il successo del progetto, è necessario disporre di risorse umane adeguate in termini di levatura professionale e numerici, ma chiaramente anche le tecnologie i metodi e gli approcci culturali devono essere chiari ad ognuno nel proprio ruolo.
Economia e finanza guai a trascurarle per ogni minima sciocchezza fin dagli inizi, la chiarezza per tutti riguardo il contesto e il settore a cui si riferisce il progetto non devono mai essere sottobpvalutati, così come evidenti a tutti devono essere anche i requisiti e le prestazioni dei prodotti e/o servizi che deve assicurare il progetto alla fine.
Prima dell'inaugurazione dell'inizio del tutto, è bene che siano evidenti le relative responsabilità nella distribuzione dei compiti: ognuno deve ben sapere chi fa cosa, attraverso quali strumenti e in quanto tempo. Poi al management e alla sua esperienza toccherà saper trovare di volta in volta, spunti giusti per ognuno, metodi e tecniche, tattiche e strategie per far si che tutto segua la giusta rotta.
Nasce a questo punto l'esigenza di organizzarsi per mettere a punto il tutto. Pur condividendo gli stessi valori, da qui in poi, ognuno ora per dare il meglio di sé, vuole esprimere le proprie attitudini. Più fattori entrano in gioco e il disegno del proprio destino si realizza!!



