Persone di agghindato aspetto e di parole artificiose sono raramente virtuose (Confucio)
Quadro di riferimento
Nel precedente post abbiamo inteso per giovane, il maschio e la femmina dai 15 fino a (più o meno) i 25 anni di età. Quello che può accadere in questo periodo di vita, è storia di un destino individuale che si costruisce anche in funzione del luogo dove si vive e della famiglia di riferimento.
In questo arco di tempo dell'età giovanile, si mettono le basi della vita adulta, e si creano i presupposti della buona e cattiva sorte del futuro. Sorte, che però può sempre mutare continuamente nel suo contrario, in qualsiasi momento, e per motivi non sempre prevedibili.
Occasioni e circostanze, fanno diventare un giovane presto o tardi un adulto, e un adulto, in qualsiasi momento, può regredire nel bene e nel male per diversi motivi. Da adulti si può decidere anche di accorciarsi la vita. Basta vivere nello stress più o meno permanente, nella rabbia più o meno manifesta, ed avere una mente agitata e lontana dalle cose minime essenziali che occorrono al benessere, senza per questo essere necessariamente dei minimalisti.
L'età adulta, è spesso l’era dove si consolidano le abitudini. In questa fase, più è grigia la vita, più si parla di repliche da girare per il piccolo mondo conosciuto. Siamo nell’epoca del punto massimo dell’energia vitale di ogni persona, dove ogni cosa della nostra natura umana si esprime o meno, prima della china e dell'uscita di scena. La candela si sta consumando e il tempo convenzionale e quello reale, non sempre sono in relazione lineare con quello mentale.
Il vecchio giovane e antico infante, ora da tempo ha terminato i suoi studi, in qualche modo è entrato nel mondo del lavoro con un’occupazione, e da molto ormai che si è organizzato lasciando definitivamente quello che solo nei suoi ricordi era un tempi il suo nido di provenienza. Ha continuato e continua a barcamenarsi tra alti e bassi in vari scenari.
Ora il tempo, il mondo, gli affetti, paure e gioie, insieme alla professione, lavoro o arte che sia, si confondono con continue scadenze, altri attori, eventi vari, e ruoli diversi che interpreta con un copione sempre più o meno identico, ma che si adatta a sceneggiature di ogni tipo e valore.
Il vecchio infante divenuto un tempo giovane, ora nel periodo "maturo" della sua vita, calca scene e recita sempre di più in teatri differenti, alcuni di questi sono di valore, altri meno. L'attore o attrice, deve continuamente imparare a migliorarsi per gareggiare e sfidare sempre nuove incognite. Deve imparare a saper vincere, a saper perdere e a condividere con gioia solo le vittorie.
Questa è anche l'età dove presi dagli impegni, spesso si ignora che a furia di recitare, gareggiare, vincere e perdere, si diventa il copione e in esso ci si identifica. Non di rado, proprio in questa età, per tale trascuratezza e superficialità, si perde spesso il contatto con il vero "essere se stesso". È vero, spesso non vuol dire sempre, ma in realtà con la vera e profonda natura del proprio essere, ci s'incontra e ci si confida sempre più raramente, e quasi sempre, solo per motivi di dolore.
Solo in tarda età si torna di nuovo a casa. Si torna in pratica di nuovo a dialogare e vedere più frequentemente il tutto, con occhi di chi sa anche ai avere una coscienza da tenere viva, insieme ad un copione ormai abbastanza solido. Si sa ragionare delle trame e dei suoi significati, sui personaggi, gli altri interpreti e i diversi copioni recitati, solo quando si è ormai attori consumati.
Tuttavia, nel bene e nel male, il reale se stesso anche quando era stato abbandonato, come un'ombra seguiva l'artista in ogni dove. Nessuno dei due (copione e reale se stesso) senza consapevolezza attiva, tengono mai conto come si deve, che la candela accesa della vita non è affatto eterna. Entrambi ignorano la potenza di un banale soffio di vento. Serve per sopravvivere.
Nessuno dei due tende a vedere le cose per come esse sono, si ha spesso bisogno di sognare per fare. Il lumicino della candela va, e da solo non riesce a illuminare il tutto.
In ogni modo, sappiamo bene che la vera natura dell'essere se stesso, anche da dormiente, accompagna sempre ogni decisione. In tal modo, come le potenti correnti sotterranee del mare, la vera natura del proprio essere, dirige sempre la fragile imbarcazione (corpo che invecchia) negli oceani della vita. Più si è inconsapevoli della potenza della propria apparente dormiente natura, più ella domina e prende potere agendo nel buio profondo della mente.
Maggiore è l'attenzione che sappiamo dare alla coscienza, minori saranno i margini di errore nella vita. Le emozioni vanno vissute in pieno, quelle belle e quelle brutte servono entrambi, ma tuttavia, è bene tenerle sempre monitorate, affinché non prendano sovente il sopravvento sulla coscienza.
In questa fascia di età, in genere il copione lo si migliora cercando di renderlo il più funzionale possibile per i propri desideri e bisogni, modellandolo di volta in volta in diversi contesti, con dialoghi appropriati e adeguati accorgimenti. Man mano che la candela della vita si consuma, questi copioni si adattano in varie scene familiari e non, con un cast consolidato o di passaggio, e sempre con grandi e piccoli ostacoli da superare.
Ognuno per sé, spesso vede prevalentemente il suo copione e neppure bene il suo stesso film, al massimo a volte si sforza per tentare di capire il piccolo proprio mondo più vicino. Alcune scene sono grigie e monotone, altre sono più o meno brillanti. Talune scenografie restano indimenticabili per la loro bellezza, altre per il dolore che evocheranno nel ricordo.
Vi sono anche scene che mettono a volte in crisi la struttura del copione, servono a rivedere qualcosa della propria natura. Questo non sempre genera solo male; ma vedendo poi il bene che se ne ricava, non è neppure male evitare di illudersi, pensando che da ora in poi, visto cosa si è saputo superare, sarà tutto davvero sempre e solo bene. Non sarà mai così. Di nuovo male e poi ancora bene, non si stancheranno mai di alternarsi.
Tutto quello che ci accade, ha sempre un significato e una base all'interno della quale, le meraviglie delle diverse sfumature delle espressioni dell’amore, si manifestano in vario modo. Per ogni copione, l'amore designa la rotta, la coscienza stabilisce le coordinate. Le emozioni sono solo interferenze influenti, che contaminano la realtà del personaggio che si interpreta, e la sceneggiatura.
La candela della vita per ognuno di noi ha un tempo e una durata diversa. Il piccolo fuoco continua a sciogliere cera. Per fortuna ancora nessun soffio di vento. quanta cera a disposizione non si sa.
La sommatoria di tutti i film dei sette miliardi di esseri viventi, è un unico film della vita che si rappresenta in un solo cinema. Quello della vita. Quando si vuole, ci si può soffermare a vedere il film globale dei sette miliardi di persone, e in tal caso tutti possono vedere quello che vogliono in quel momento. Meglio lasciar perdere però. Squilla il telefono, devo vedere chi è.
Le trame chiave che guidano i copioni e gli interpreti di ogni film, sono in genere: conflitti o ricerca di equilibrio interiore di tipo soggettivo; relazione tra sessi o relazione e intrecci di due o più personalità che convivono un contesto condiviso (famiglia, azienda, gruppo di riferimento ecc.); ambizioni varie; avidità; ricchezza e povertà nelle varie sfumature e significati patrimoniali, economici e "valoriali" in senso etico; problemi generazionali, di genere o sociali; guerre; morte e sfumature dell'amore. Di queste trame e per come esse si sviluppano, si può piangere, ridere o riflettere.
Ora, senza mai dimenticare che:
1) l'origine di ogni cosa parte dal fatto che tutto è possibile, ma siamo su questa terra gentilmente ospitati, solo per un periodo più o meno lungo.
2) viviamo tutto che ci circonda sempre in netta interdipendenza con ogni persona vicina o lontana, con la natura nel suo insieme, e con cose che trattiamo per vari motivi.
3) che tutto quanto ci riguarda, deriva sempre da precise cause e circostanze, ma che partono sempre dai nostri pensieri. Queste cause hanno sempre precisi intenti più o meno inconsci. Le circostanze sono una scenografia che determina l'accadimento di vari eventi possibili.
4) che dalle cause citate nel punto tre, scaturisce ogni cosa che ci porta sempre sia bene sia male, in tutto ciò che circonda il ciclo della nostra esistenza.
Possiamo aggiungere un nuovo principio fondamentale: maschile e femminile
Per avvicinarci meglio nell'analisi della vita adulta, dobbiamo anche riuscire ad inquadrare un altro punto focale che caratterizza questo arco temporale della nostra esistenza, più che in qualsiasi altra età. Maschio e femmina. Essi sono principi che vanno meglio trattati con l'età adulta, a maggior ragione di quella giovanile, dove giustamente, in quel periodo, tutto è un solo caos senza sufficienti approfondimenti per comprendere nessuna dinamica.
Il principio maschile e femminile da origine alla ricchezza di ogni contenuto di qualsivoglia visione. Sono due opposti, sono gli unici agguerriti combattenti che vedono la vita in maniera completamente opposta e contrastante. In ogni persona di ogni età, uno dei due principi prevale continuamente in varie occasioni e non in altre, tuttavia, entrambi convivono sempre insieme in uno stesso corpo fino all'esaurirsi del lumicino della candela della vita.
Non solo, principio maschile e femminile in una donna, e principio maschile e femminile in un uomo, dormono spessissimo abbracciati in quattro tra due orpi, insieme in uno stesso letto. Non è tutto! La vita è piena di risorse: anche due uomini possono dormire abbracciati nello stesso letto, così come altrettanto con tenerezza possono fare anche due donne.
Il principio maschile e femminile, proprio come per il codice binario, sono in pratica in grado di creare infinite possibili combinazioni e dare al mondo infinite informazioni.
La differenza di genere nel campo della storia dell'umanità, fa nascere diverse narrazioni con mille sfumature diverse che affrontano varie dimensioni della vita. Si inizia con il rapporto da bambini con la madre, padre, fratello o sorella; si passa poi a capire pian piano cosa vuol dire rapporto tra sessi diversi, fino ad arrivare alla percezione di genere che ognuno ha di se stesso; per giungere alla fine le regole che si stabiliscono nei ruoli e competenze per la costruzione di coppie di vario genere.
Il prossimo post visiterà il pianeta donna come da me percepito

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